Year
2010
Duration
15′
Created and performed by
Marco D’Agostin
Soundscore
Giulia Bigi
Lights
Eugenio Resta
Supported by
CSC/OperaEstate Festival Veneto, Premio Gd’A
2010
15′
Marco D’Agostin
Giulia Bigi
Eugenio Resta
CSC/OperaEstate Festival Veneto, Premio Gd’A
[IT] Viola, il colore associato alla lunghezza d’onda più corta e alla frequenza più alta, il colore del doppio, della transizione ma anche della volontà di essere diversi e della carica erotica. In esso, la vitalità del rosso e l’intimità del blu. La forza che sprigiona: primitiva, violenta, istintiva.
‘Vìola’, la terza persona singolare del presente indicativo di ‘violare’, il cui significato centrale è quello di “andare oltre una soglia con un’azione di forza o illecita” e alla cui origine sta forse il termine latino ‘vis’, ovvero ‘forza’.
Viola, ragionamento sulla violenza del porsi e sulle sue conseguenze.
[EN] Viola is, first of all, the colour purple, which is associated, in the range of tonalities, to the shortest wavelength and the highest frequency. Commonly considered the colour of duplicity, transition, erotic charge and will of being different, it has in itself the vitality of red and the intimacy of blue, and it expresses a primitive, violent, instinctual kind of force.
“Vìola” is also a verb, that means “to violate”; its origin is maybe the Latin word “vis”, that is “force”. The main meaning is “going beyond a threshold with an action of strength or an illicit action”.
Viola is the path between two tho figures, tie one to the other in a violent relationship. It is about the violence in the daily exposures of one’s self and its consequences.
[ITA]
Marinella Guatterini, Quei cattivi ragazzi che danzano nudi, Il Sole Ventiquattr’ore, 29.08.2010
Voilà il ventitreenne Marco D’Agostin, vincitore del Premio GD’A del Veneto, battere in orgoglio coreutico e sintesi coreografica, e al suo primo vagito (l’assolo ‘Viola’)”, sia la navigata norvegese Kristin Hjort ex Batsheva Dance Company, sia Simona Bertozzi, insuperabile interprete di Virgilio Sieni. Il giovane “danzautore” D’Agostin si muove lungo una striscia di luce in proscenio. In slip osserva la magrezza del suo ventre come fosse un bambino; poi si veste -jeans e camicia- e acquista energia, violenza virile, turgore sessuale in un crescendo ansimante sovrapposto a un lungo suono monocorde (ottima anche la scelta musicale). Agli scatti felini e rasoterra, alla gestualità ribelle si aggiungono “rin”- tocchi erotici: una mano che scivola là, un dito indugiante in bocca, tra uno sputo da bad boy, raccolto e fatto cadere a terra in un estremo rigurgito sovversivo. Ma alla fine torna l’esigenza di una consapevole nudità: sprofondata nel buio, cullata da un morbido movimento efebico, anzi femminile.
Silvia Poletti, Del Teatro
C’è però chi ha un’urgenza vera e coerente nel dire.E allora il movimento assume una sua ragion d’essere, senza edulcorazioni o manierismi. Vibra. Si fa intenso ed eloquente. Il ventiduenne Marco D’Agostin nel suo assolo racconta la tensione, il furore, l’inquietudine, lo smarrimento di una ricerca di identità con una lucidità compositiva e una partecipazione interpretativa forti, presagio di un talento.
Roberto Rizzente, Conflitti d’identità per corpo e musica, in Hystrio
[…] Giovanissimo, con un che di aristocratico nei modi, [D’Agostin] presenta al Kilowatt Festival Viola, un assolo di cui è autore e protagonista, già vincitore al concorso Gd’A. Il tema è presto detto: i conflitti d’identità di un personaggio senza nome. Alla radice del lavoro, un lungo training ispirato alle musiche di Bjork, fondato sulle relazioni di violenza che legano un uomo, una donna e un bambino, poi confluiti nel protagonista dell’assolo. Parte subito bene, D’Agostin, con quell’immagine plastica del corpo, tesa a esaltarne la virilità. I gesti che il personaggio compie sono triviali, spesso desunti dalla quotidianità, stereotipi di genere. Sopraggiunge il dubbio, il momento del conflitto esistenziale. I movimenti si fanno più fluidi, il corpo irrompe nello spazio rimanendone soggiogato. Fino al finale, di nuovo plastico, con quell’immagine, stupefacente, del corpo che si ritrae, coprendo pudicamente i genitali. Parabola, sviluppo e conclusione, ben bilanciati nelle rispettive durate e ottimamente interpretati, con quei passi cadenzati, precisi, necessari: una partitura perfetta, da manuale. Esaltata, un volta di più, dalla convinzione personale di D’Agostin, che sente sua la materiua, riuscendo là dove la danza spesso arretra: la descrizione puntuale di un abisso esistenziale.
Roberta Ferraresi, Il Tamburo di Kattrin
In un soundscape vibratorio dalla presenza estremamente materica che lentamente si scioglie in un tessuto sonoro impercettibile, Marco D’Agostin porta in scena, con un minuzioso catalogo della gestualità quotidiana e una precisa coscienza teatrale, un articolato e ironico ragionamento sugli schematismi della virilità, coronato da un senso di mutazione, sorpresa, inadeguatezza che viene sprigionato soltanto negli ultimi istanti di spettacolo, nell’incidenza di una figura subito destinata a sottrarsi, ma ad ogni modo capace, con la sua efficacia visuale, di comprimere a sé tutta la partitura. In Violasi mostra una danza capace di emozionare, sì, ma anche – in linea con l’avanguardia coreografica contemporanea – di raccontare, non contaminando la danza con linguaggi differenti, ma analizzando e sviluppando la dimensione che le è propria, quella del movimento, secondo nuove ambizioni performative.
[ENG]
Jhon Ashford, Spring Forward Festival 2011, Catalogue
Marco d’Agostin punches the air and beats his chest, and yet simultaneously seems to submit to seduction – two sides of a sexual transaction held in a single mirror image. Here is the ambivalence of abuser and abused discomfortingly projected in documentary detail on an agile young frame, an assembly of evidence that both attracts and repels.
Graham Watts, Resolution! Review
An intense solo by Marco D’Agostin, performed to throbbing sci-fi pulses by Ryoji Ikeda. D’Agostin arrived on stage, wearing tight black briefs, like a latter-day Tony Manero, before dressing while narcissistically examining himself in some faraway mirror. Punctuated by aggressive body-slapping and knuckle-clicking his quickfire movement kept us guessing, but as the aggression turned towards vulnerability and the clothes came back off, predictability returned. By the”curtain-call” D’Agostin’s nervous acknowledgement of the applause suggested an altogether different figure from the cocksure youth of the beginning and for that trick alone his performance was well worth seeing.
Marina Ribera, Resolution! Review
The beauty of Violalies in its ambiguity and Marco D’Agostin’s ability to draw us in. Wearing pants, he faces one side of the stage and touches himself as if exploring his body or rehearsing moves in front of a mirror. Violent punches to the air follow kicks and beats on chest. Is he asking for a fight? Is he seducing a woman? The sexual tension heightens as he vigorously smacks his bottom, bites his arm and licks his finger erotically. It’s gripping because he’s extremely physical. Whether defiant or showing off, erotic or self-abusive, D’Agostin exudes vulnerability
2013
June 13, Vicenza Pride Festival, Teatro Astra, Vicenza (IT)
2012
March 11, Teatro Nuovo, Napoli (IT)
March 23, Teatro Comunale dei Filodrammatici, Piacenza (IT)
May 4, Teatri di Vita, Bologna (IT)
2011
February 11, The Place Theatre, London (UK)
March 12, Viola, Mousonturm, Frankfurt (DE)
March 24, Aerowaves Spring Forward, Ljubljana (SLO)
April 7, Anticorpi XL, Teatro Sanzio, Urbino (IT)
April 9, Anticorpi XL, Teatro Studio La Mole, Ancona (IT)
April 10, Anticorpi XL, Cremona (IT)
April 14, Anticorpi XL, Teatro Miela, Trieste (IT)
April 15, Anticorpi XL, Torre Santa Susanna (IT)
May 15, Festival Exister, Milano (IT)
May 24, Interplay Festival, Torino (IT)
May 28, A Anticorpi XL, Teatro Momo, Mestre (IT)
July 3, A piede libero, Mogliano Veneto (IT)
July 23, Kilowatt Festival, Sansepolcro (IT)
October 22, Aperto Festival, Reggio Emilia
October 28, RomaEuropa Festival, Roma (IT)
December 20, Viola, Anticorpi XL, San Vito di Puglia (IT)
2010
June 5, Finale Premio Gd’A Veneto, Teatro Momo, Mestre (IT)
August 27, B.Motion Festival, Bassano del Grappa (IT)
September 4, Per non perdere il filo, Giardini di Via Sottocastello, Belluno (IT)
September 5, International Dance Raids, Asolo (IT)
September 18, Ammutinamenti Festival – Vetrina Anticorpi XL, Ravenna (IT)
October 1, 2, Viola, Es.Terni Festival, Terni (IT)
Photo credits: Michele Davolio, Adriano Boscato, Margherita Demichelis.