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“Se dovessi raccontarti un’immagine di felicità, allora ti direi un’altura, io sopra una roccia, sotto il sole, con un libro in mano” (S. Belmondo).
First love è un risarcimento messo in busta e indirizzato al primo amore. È la storia di un ragazzino degli anni ’90 al quale non piaceva il calcio ma lo sci di fondo – e la danza, anche, ma siccome non conosceva alcun movimento si divertiva a replicare quelli dello sci, nel salotto, in camera, inghiottito dal verde perenne di una provincia del Nord Italia.
Quel ragazzo ora cresciuto, non più sciatore ma danzatore, non più sulla neve ma in scena, non più agonista ma ancora agonista, per via di un’attitudine competitiva alla coreografia che non si scolla mai, nostalgica e ricorsiva, ha incontrato il suo mito di bambino, la campionessa olimpica Stefania Belmondo, ed è tornato sui passi della montagna. È giunto il tempo di gridare al mondo che quel primo amore aveva ragione d’esistere, che strappava il petto come e più di qualsiasi altro.
In una rilettura della più celebre gara della campionessa piemontese, la 15km a tecnica libera delle Olimpiadi di Salt Lake City 2002, First love si fa grido di vendetta, disperata esultanza, smembramento della nostalgia.
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“If I was asked to tell you about an image of happiness, that would be me on an upland, sitting on a rock, under the sun, a book in my hands” (S. Belmondo)
First love is an act of reparation put in an envelope and addressed to my first love. It’s the story of a boy in the 90s who didn’t like football but cross country skiing instead – and dancing too, but since he didn’t know any movement he used to copy the ones of ski, in his living room, in his bedroom, swallowed by the everlasting green of a Northern Italian province.
That boy now grown up, not anymore a skier but a dancer, not on the snow but on the stage, not a competitor but still a competitor, because of that agonistic attitude towards choreography that never fades away, recurring as it is, he met his childhood idol, the OIympic Champion Stefania Belmondo, and went back to the mountains. Time has come to tell the world that his first love needed to exist, that it would tear his chest apart more than anything else.
Re-enacting the most renowned competition run by the Italian champion, a 15km free style race at the Olympic Games of Salt Lake City, First love becomes scream of revenge, desperate jubilation, dissolution of nostalgia.